Legionellosi: boom di casi in Europa e in Italia!

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Pericolo legionellosi: possiamo stare tranquilli?

Certo che, Si!

La legionella, viene costantemente monitorata,

dall’Istituto Superiore di Sanità e dai centri Europei di controllo delle epidemie.

Lungi da me,

l’intenzione di lanciare allarmi, sulla legionellosi anche se,

come evidenzia, ultimo report relativo al 2017, la legionellosi, ha avuto un incremento di casi in Europa e in Italia.

Come leggerai di seguito, il problema della Legionella, non è assolutamente da sottovalutare.

Purtroppo, le persone, su questo pericoloso batterio, hanno una conoscenza limitata ma, ancor peggio,

hanno scarsa conoscenza, su come prevenirne la trasmissione.

Benché, l’Istituto Superiore di Sanità, abbia definito delle linee guida, per la prevenzione della legionella,

fornendo precise indicazioni, a strutture sanitarie, ricettive e più in generale ambienti dove,

si concentrano un alto numero di persone.

Diversamente,

per i cittadini l’informazione, ancora scarseggia.

Sarebbe, importante “acculturare” le persone, su come prevenire l’infezione

e su quali strumenti fare affidamento per garantire una prevenzione continuata.

Detta, in parole semplici

” Creare un sistema di informazione, sulla legionellosi,

diffuso e costante nel tempo  “

Prima di fornire, alcune informazioni sul pericoloso batterio della  legionella,

vediamo un passaggio, che evidenzia l’importanza, di attivare soluzioni, definitive e continuate

Per prevenire, quelle che, nelle strutture sanitarie, sono denominate, infezioni ospedaliere o nosocomiali.

Le infezioni “nosocomiali”,

sono quegli episodi in cui un paziente ricoverato per altri motivi,

contrae una o più specifiche infezioni, collegate proprio al ricovero.

Si verificano principalmente nei luoghi di ricovero, Ospedali, RSA, comunità psichiatriche, etc…

Le infezioni nosocomiali

Fonte: SER Veneto – Slide  –  Legionellosi: patogenesi ed aspetti clinico-diagnostico-terapeutici. Prof. Ercole Concia Università degli Studi di Verona.

Cosa è, la legionellosi?

La Legionellosi, o malattia del Legionario,

è una malattia che viene trasmessa attraverso un batterio,  

il Legionella pneumophila che per vie respiratorie si insidia nell’organismo.

La Legionella infatti,

non viene diffusa semplicemente bevendo acqua, o usando acqua per cucinare.

Bensì,

attraverso le vie respiratorie, mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione, di aerosol contenente il batterio. 

Si tratta di una malattia che è sempre stata presente nel vecchio continente,

ma,

il tasso di notifica della sua diffusione in Europa è in costante aumento dal 2013 ad oggi.

Legionellosi in Italia

Come vedi dal grafico (fonte: ISS 2017) e secondo quanto specificato,

nell’ultimo rapporto annuale, del centro Europeo per il Controllo delle malattie (Ecdc), che si riferisce al 2017.

In Italia i casi di Legionella sono aumenti dai 1.347 del 2013, ai 2.014 nel 2017.

Il rapporto specifica che in quattro paesi:

Francia, Germania, Italia e Spagna si sono verificati il 68% di tutti i casi registrati in Europa.

Tenendo conto che,

la somma delle popolazioni di questi quattro paesi, rappresenta il 50% dell’intera popolazione dell’UE.

Legionellosi in Italia, un triste primato!

Il nostro paese, vanta purtroppo un primato di cui non andare assolutamente fieri.

Si tratta infatti, della nazione nella quale si sono verificati,

il numero maggiore di casi di legionella.

Un numero in costante ascesa nel nostro paese e nell’Europa in generale.

I tassi di notifica infatti, variano da meno di 1,0 ogni 100.000 abitanti in 13 paesi:

Bulgaria, Croazia, Cipro,Finlandia, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Regno Unito.

A più di 3,0 per 100.000 in quattro paesi:

Danimarca, Italia, Paesi Bassi e Slovenia.

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Come specificato nel rapporto annuale dell’Ecdc,

il tasso di mortalità registrato nel continente, è dell’8%, e ad essere colpiti, sono in prevalenza maschi sopra i 65 anni,

con fattori di rischio quali:

fumo, l’alcolismo, malattie polmonari preesistenti, compromissione del sistema immunitario e patologie croniche respiratorie o renali.

I focolai.

I focolai epidemici, si sono ripetutamente verificati in ambienti collettivi a residenza temporanea, come:

ospedali, RSA, case di cura, strutture ricettive, navi da crociera, esposizioni commerciali, ecc…

Legionellosi, quale è, la cura?

Come sempre la migliore cura è la prevenzione!

Per quanto riguarda gli ambienti di lavoro è stato emanato, il decreto legislativo 81/2008,

con il quale, è stata prevista una prima fase di accertamento dei rischi e un secondo step,

nel quale, è necessario attuare tutte le procedure necessarie ad una completa e accorta prevenzione dal batterio.

Il decreto norma i seguenti punti nelle sezioni:

I – Misure di tutele e obblighi (artt. 15 – 27)

II – Valutazione dei rischi (artt. 28 – 30)

III – Servizio di prevenzione e protezione (31 – 35)

IV – Formazione, informazione e addestramento

V – Sorveglianza sanitaria

VI – Gestione delle emergenze

VII – Consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori

VIII – Documentazione tecnico amministrativa e statistiche degli infortuni e delle malattie professionali

In buona sostanza,

il decreto è stato emanato per garantire la sicurezza della salute di tutti sul posto di lavoro,

partendo da una prevenzione mirata, ad evitare situazioni che, comportino un serio pericolo per il benessere delle persone.

Il ruolo del calcare, nella formazione e propagazione del batterio Legionella pneumophila. 

Il batterio della legionella si riproduce in ambienti acquatici naturali:

acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, bacini idrici naturali e artificiali, a temperature comprese tra i 25 e i 55 °C.

Successivamente, si trasmette in ambienti cittadini attraverso le tubazioni,

acquedotti,  serbatoi, fontane e piscine, o impianti sanitari delle abitazioni.

Nelle tubazioni il batterio trova un alleato molto importante per la sua riproduzione:

il calcare!

Questa roccia sedimentaria,

composta in gran parte di un minerale chiamato calcite,

che arriva nelle nostre case, attraverso l’acqua corrente.

L’acqua che esce dai nostri rubinetti non è, infatti, pura al 100%.

Contiene, molti materiali diluiti come,

la calcite, il carbonato di calcio o il magnesio.

Tanto più alta è la concentrazione di questi elementi nell’acqua,

tanto più l’acqua, verrà definita “dura”.

Acqua che,

una volta evaporata, lascia sulle superfici, dei depositi di calcare.

Nel caso specifico, tutto il processo avviene direttamente all’interno delle tubazioni della rete idrica.

Tubazioni dove, il calcare crea un biofilm, o microfouling, cioè

un’aggregazione complessa di microrganismi, nel quale trova facile presa il batterio Legionella pneumophila 

Quali sono, le conseguenze, della presenza di calcare nelle tubazioni?

Una volta che, il calcare si sarà depositato in strati sempre più densi e di notevole spessore,

l’acqua, scorrerà sempre peggio all’interno delle tubazioni.

Verrà così fornita al batterio,

una superficie ottimale dove, riprodursi e, senza particolare sforzo, poter essere trasportato.

Il flusso dell’acqua, che scorre verso le nostre docce calde e gli impianti di raffreddamento/riscaldamento, verrà riscaldata e in parte,

sotto forma di vapore acqueo, si diffonderà poi negli ambienti e respirata da tutti.

É esattamente con queste premesse e dinamiche che,

si accendono i focolai di legionellosi.

Senza rendercene conto,

attraverso tubazioni male o del tutto non manutenute,

il batterio può arrivare alle nostre vie respiratorie più basse,

infettandoci, anche gravemente.

Prevenire a livello strutturale, è la migliore cura possibile in questo caso,

come, nella maggior parte dei casi, di infezioni da batteri, è la prevenzione.

Prevenzione che,

sicuramente è più facile, attivare su edifici di nuova costruzione,

nei quali, è possibile già in fase progettuale, prevedere dei metodi di prevenzione contro la legionellosi

ma,

sarebbe necessario e doveroso intervenire, anche e soprattutto nelle strutture già consolidate.

Un sistema innovativo….per prevenire la Legionellosi.

E’ di un ingegnere Italiano,

il brevetto di un sistema innovativo che,

consente la naturale e progressiva pulizia dei tubi della rete idrica,

eliminando il calcare e il biofilm, dove la Legionella e alti batteri si insidiano.

Il sistema è in fase di test in diverse categorie di strutture comprese quelle sanitarie e le RSA.

L’apparecchiatura, viene montato a monte del sistema idrico, proprio poco prima dell’allaccio del contatore dell’acqua,

diversamente dai normali addolcitori, 

il sistema non deve essere collegato ad una fonte di energia elettrica.

La sua efficacia è determinata dal rilasciare nelle tubazioni una miscela di gas ad uso alimentare,

quindi, non nocivo per le persone.

Le proprietà della miscela di gas,

consentono la rimozione del calcare e del biofilm, dalle varie tubazioni,

dove,

legandosi naturalmente alle particelle dell’acqua,

ne elimina i minerali che portano alla formazione del calcare e del biofilm.

Il risultato di questo processo, è quello di eliminare la base sulla quale,

il batterio Legionella Pneumophila, può attaccarsi e diffondersi.

Permettendo, a quantità di cloro inferiori,

di svolgere l’importante ruolo di,

annullare la presenza di legionella ma, anche di altri batteri e amebe.

Riassumendo:

  • Non è un trattamento dell’acqua, con tradizionali addolcitori.

  • Non vengono utilizzati, per il trattamento dell’acqua, prodotti chimici. 

  • Il sistema, non modifica le proprietà organolettiche dell’acqua.

  • Non vengono utilizzati, prodotti e sostanze che, possono anche in bassissima percentuale, essere dannose per le persone.

Non è niente, di tutto quello che,

sino ad oggi è utilizzato, per risolvere il problema della Legionella!!!

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Risparmio energetico ma non solo………

Dai primi test fatti,

l’utilizzo di questo brevetto, made in Italy, può vantare diversi risvolti positivi.

Innanzitutto, quelli legati alla salute dove,

l’eliminazione del calcare, attraverso l’azione della miscela di gas ad uso alimentare, agisce sulle particelle dell’acqua,

debellando in modo insindacabile la base sulla quale,

trova terreno facile la nascita del batterio della legionella.

Inoltre,

sempre dai primi test, si evidenziano,

anche dei risvolti positivi in termini economici. 

Come abbiamo detto, il calcare e il biofilm sono gli elementi che,

quando presenti,

favoriscono lo sviluppo, di importanti batteri e amebe molto pericolosi per la nostra salute.

Ma,

la facilità con cui il calcare, si annida all’interno delle tubazioni dell’acqua che servono, ad esempio, agli impianti di condizionamento,

produce un restringimento della sezione interna delle tubazioni.

Dove,

l’acqua a causa del calcare depositato,

non riuscirà più a scorrere agevolmente, trovando maggiore resistenza sulle pareti interne,

con la conseguenza che,

per alimentare l’impianto è necessaria, una pressione superiore.

Aumentando la pressione,ovviamente,

aumenterà lo sforzo che la macchina dovrà fare,

utilizzando maggiore energia elettrica a discapito dei costi in bolletta.

Si tratta di una vera e propria catena che,

nasce ed è fatta di azioni e reazioni.

Terminati i test,

il sistema potrebbe essere la soluzione,

per risolvere problemi per la salute e contribuire ad ottimizzare i costi.

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Giacomo


Giacomo Tuvo, nato e residente a Levanto paese di mare della riviera Ligure di levante. La sua mission è condividere soluzioni che portino benefici e vantaggi concreti alle RSA. Svolge la sua attività prevalentemente in Lombardia

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Giacomo Tuvo, nato e residente a Levanto paese di mare della riviera Ligure di levante. La sua mission è condividere soluzioni che portino benefici e vantaggi concreti alle RSA. Svolge la sua attività prevalentemente in Lombardia

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